Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il reato di associazione per delinquere e il reato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina possono essere dichiarati estinti per intervenuta prescrizione, anche qualora le indagini siano state condotte mediante intercettazioni telefoniche disposte per ragioni di eccezionale urgenza, in presenza di un "poderoso compendio probatorio" costituito essenzialmente dalle conversazioni intercettate, che dimostrino la consapevolezza dell'imputato circa le condizioni di schiavitù delle vittime e il suo apporto concorsuale al mantenimento del vincolo dominicale e di soggezione delle stesse. Tuttavia, il riconoscimento delle attenuanti generiche richiede l'individuazione di specifiche ragioni atte a far apparire il soggetto meritevole di particolare indulgenza, non potendosi escludere tale beneficio sulla base del solo carattere di particolare odiosità dei reati contestati. Infine, l'obbligo di immediata declaratoria delle cause di estinzione del reato, previsto dall'art. 129 c.p.p., comma 2, può derogare all'inammissibilità del ricorso solo in presenza di una già rilevabile evidenza di non colpevolezza.