Cassazione penale Sez. III sentenza n. 13123 del 28 aprile 2020

ECLI:IT:CASS:2020:13123PEN

Massima

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Il reato di pornografia minorile di cui all'art. 600-ter c.p. può essere integrato anche dalla condotta di chi, pur non realizzando materialmente la produzione di materiale pedopornografico, abbia istigato o indotto il minore a farlo, facendo sorgere in questi il relativo proposito, prima assente, ovvero rafforzando l'intenzione già esistente, in quanto tali condotte costituiscono una forma di manifestazione dell'utilizzazione del minore, che implica una strumentalizzazione del minore stesso, a prescindere dall'eventuale consenso prestato dallo stesso. La nozione di "utilizzazione" del minore, quale elemento centrale della fattispecie, deve essere intesa come la trasformazione del minore, da soggetto dotato di libertà e dignità sessuali, in strumento per il soddisfacimento di desideri sessuali di altri o per il conseguimento di utilità di vario genere, rendendo invalido anche un suo eventuale consenso. Pertanto, integrano il reato di pornografia minorile le condotte abusive di strumentalizzazione del minore, indotto alla produzione di materiale pedopornografico mediante coartazione della volontà con minacce o mediante abuso della posizione di supremazia in ragione della maggiore età dell'agente e della relazione sentimentale intercorrente con la vittima. L'accertamento del dolo, quale prova della coscienza e volontà del fatto, costituisce un accertamento di fatto volto a conoscere e ricostruire il fatto storico, che deve fondarsi sulla considerazione di tutte le circostanze esteriori dello stesso, senza che il giudice di legittimità possa sindacare la valutazione compiuta dal giudice di merito, se adeguatamente motivata. Inoltre, il giudizio di bilanciamento tra circostanze attenuanti e aggravanti, espressione del potere discrezionale del giudice nella determinazione della pena, è sottratto al sindacato di legittimità, se aderente ad elementi tratti obiettivamente dalle risultanze processuali e logicamente corretto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI NICOLA Vito - Presidente

Dott. GALTERIO Donatella - Consigliere

Dott. SOCCI Angelo Matteo - Consigliere

Dott. DI STASI Antonella - Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandro - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 10/07/2019 della Corte di appello di Milano;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Antonella Di Stasi;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Barberini Roberta Maria, che ha concluso chiedendo la declaratoria di inammissibilita' del ricorso;
udito per l'imputato l'avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedendo l'annulla…

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