Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Catania sentenza n. 1881 del 2018

ECLI:IT:TARCT:2018:1881SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il caso, ha affermato il seguente principio di diritto: L'ordine di demolizione di un manufatto abusivo, anche se emesso a distanza di tempo dalla realizzazione dell'abuso, non richiede una particolare motivazione in ordine alle ragioni di pubblico interesse che impongono la rimozione dell'illecito, in quanto il ripristino della legalità violata costituisce di per sé un interesse pubblico preminente. Pertanto, l'Amministrazione non è tenuta a motivare ulteriormente il provvedimento di demolizione, essendo sufficiente il mero accertamento della realizzazione dell'opera in assenza del necessario titolo edilizio. Inoltre, il Tribunale ha precisato che, qualora l'interessato abbia presentato una domanda di autorizzazione per un'opera che risulta poi difforme dalla realtà, non può ritenersi formatosi il silenzio-assenso previsto dalla legge regionale, in quanto tale istituto presuppone la corrispondenza tra la fattispecie concreta e quella rappresentata nell'istanza. Di conseguenza, in tali casi, l'Amministrazione non è tenuta a procedere previamente all'annullamento in autotutela dell'autorizzazione, in quanto quest'ultima deve considerarsi come mai rilasciata. Infine, il Tribunale ha ritenuto illegittimo il provvedimento con cui l'Amministrazione ha accertato l'inottemperanza all'ordine di demolizione e disposto l'acquisizione dell'immobile al patrimonio comunale, in quanto tale provvedimento è stato adottato in pendenza di un decreto di perenzione del giudizio, il quale, ai sensi della normativa vigente, aveva solo efficacia provvisoria, potendo essere revocato entro il termine previsto.

Sentenza completa

Pubblicato il 03/10/2018

N. 01881/2018 REG.PROV.COLL.

N. 00557/1993 REG.RIC.

N. 02263/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

sezione staccata di Catania (Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 557 del 1993, proposto da
((omissis)), rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio ((omissis)) in Catania, via E. D'Angiò 2, e proseguito dalle eredi ((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)), rappresentate e difese dall'((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio ((omissis)) in Catania, via E. D'Angiò 2;

contro

Comune di Brolo, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso …

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