Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 6248 del 2015

ECLI:IT:TARLAZ:2015:6248SENT

Massima

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Il provvedimento di revoca del decreto di nomina di guardia particolare giurata e della licenza di porto di pistola a tassa ridotta, adottato sulla base di un presunto coinvolgimento del titolare in attività illecite e della pendenza di un procedimento penale per lesioni in concorso, è illegittimo qualora: 1) Il coinvolgimento in attività illecite, come la rapina a mano armata, non risulti effettivamente provato, in quanto il titolare non risulta indagato per tale reato e, anzi, ha contribuito all'individuazione dei veri responsabili attraverso le confidenze rese al proprio datore di lavoro. La mancata conferma di tali confidenze al Pubblico Ministero è giustificata dalla paura di ritorsioni, e non può essere interpretata univocamente come prova di un coinvolgimento in attività illecite. 2) Il procedimento penale per lesioni in concorso, pendente al momento dell'adozione del provvedimento, sia stato successivamente estinto per remissione della querela, senza quindi alcun accertamento della commissione del reato. In tali ipotesi, la revoca del decreto di nomina di guardia particolare giurata e della licenza di porto di pistola a tassa ridotta risulta illegittima, in quanto il presupposto della "buona condotta" non può ritenersi venuto meno. Inoltre, l'Amministrazione è tenuta a risarcire il danno patrimoniale subito dal titolare, sotto forma di mancato guadagno per il periodo di mancata prestazione lavorativa, salvo che non risulti che lo stesso abbia svolto altra attività lavorativa nel medesimo periodo.

Sentenza completa

N. 01387/2013
REG.RIC.

N. 06248/2015 REG.PROV.COLL.

N. 01387/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1387 del 2013, proposto da:
-OMISSIS-, rappresentato e difeso dall’Avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, viale Parioli, 72;

contro

il Ministero dell’Interno, la Questura di Roma ed il Ministero dell’Economia e delle Finanze, in persona dei rispettivi legali rappresentanti
pro tempore
, costituiti in giudizio, rappresentati e difesi dall’Avvocatura generale dello Stato, domiciliati per legge presso i suoi studi in Roma, via dei Portoghesi, 12;

per l’annullamento

previa sospensione dell’efficacia,

del decreto del 13.11.12, con cui sono stati revo…

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