Tribunale Amministrativo Regionale Toscana - Firenze sentenza breve n. 687 del 2015

ECLI:IT:TARTOS:2015:687SENB

Massima

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L'autorità amministrativa competente al rilascio di autorizzazioni di polizia, come quella per l'esercizio del commercio di oggetti preziosi, gode di ampia discrezionalità nel valutare la sussistenza del requisito della "buona condotta" del richiedente, ai sensi dell'art. 11, comma 2, ultimo periodo, del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (T.U.L.P.S.). Tale valutazione deve essere effettuata in chiave prognostica, al fine di escludere il concreto pericolo che il soggetto possa abusare del titolo autorizzatorio, e deve essere assistita da una motivazione particolarmente rigorosa che illustri le ragioni specifiche per le quali i precedenti penali o giudiziari del richiedente sono ritenuti ostativi al rilascio dell'autorizzazione, anche qualora tali precedenti non rientrino espressamente tra quelli previsti dall'art. 11 T.U.L.P.S. come causa di diniego. L'amministrazione non può limitarsi a un mero richiamo all'ampia discrezionalità di cui dispone, ma deve indicare in modo dettagliato e congruo i motivi per cui i precedenti del richiedente sono considerati incompatibili con l'affidabilità necessaria per l'esercizio dell'attività autorizzata. Il difetto di una siffatta motivazione rende illegittimo il provvedimento di diniego dell'autorizzazione.

Sentenza completa

N. 00199/2015
REG.RIC.

N. 00687/2015 REG.PROV.COLL.

N. 00199/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Toscana

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 199 del 2015, proposto da:
((omissis)), in proprio e in qualità di legale rappresentante p.t. della società I.N.G.E. S.r.l., rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso il medesimo in Firenze, lungarno A. Vespucci n. 58;

contro

Questura di Firenze, in persona del Questore p.t., Ministero dell'Interno, in persona del Ministro p.t., costituitisi in giudizio, rappresentati e difesi per legge dall'Avvocatura Distr.le dello Stato di Firenze, presso i cui Uffici, in Firenze, Via degli Arazzieri 4, domiciliano;

per l'annull…

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