Cassazione penale Sez. V sentenza n. 27060 del 14 luglio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:27060PEN

Massima

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Il falso per induzione si configura quando l'agente, mediante la produzione di un atto falso, induce in errore il pubblico ufficiale incaricato di un'attività di restituzione, determinandolo a redigere un verbale attestante erroneamente la legittimazione del soggetto a ricevere il bene in sequestro. L'elemento soggettivo del reato è integrato dalla consapevolezza dell'agente di produrre un atto falso al fine di trarre in inganno il pubblico ufficiale, a prescindere dalla capacità di discernimento di quest'ultimo. Ai fini della determinazione della pena, il giudice deve valorizzare la disinvoltura manifestata nell'indurre in errore il pubblico ufficiale, l'entità del maltolto e i precedenti penali dell'imputato, senza che sia necessaria una motivazione rafforzata quando la pena irrogata non si discosti significativamente dal minimo edittale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MICCOLI Grazia - Presidente

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - rel. Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 28/11/2019 della CORTE APPELLO di NAPOLI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere BORRELLI PAOLA;
lette le conclusioni del Sostituto Procuratore generale LORI PERLA, che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso;
lette le conclusioni scritte dell'Avv. (OMISSIS), per il ricorrente, che ha insistito per l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. La sentenz…

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