Il reato si estingue per prescrizione quando il termine prescrizionale, prorogato di anni sette e mesi sei dalla normativa introdotta con la novella n. 251 del 2005 e dalla normativa previgente, è maturato prima della decisione impugnata, tenuto conto anche del periodo di sospensione del dibattimento per impedimento dell'imputato o del suo difensore. In tal caso, il giudice deve pronunciare la declaratoria di estinzione del reato per prescrizione, senza poter procedere ad una pronuncia più favorevole all'imputato. Il principio di diritto è che la prescrizione, quale causa di estinzione del reato, opera automaticamente una volta maturato il relativo termine, senza che il giudice possa valutare ulteriori elementi di fatto o di diritto per una decisione diversa dalla declaratoria di estinzione. La massima si fonda sul principio di legalità e di tassatività delle cause di estinzione del reato, nonché sulla natura oggettiva e automatica dell'istituto della prescrizione, che non consente al giudice valutazioni discrezionali una volta che il termine sia maturato.