Cassazione penale Sez. I sentenza n. 14386 del 16 aprile 2021

ECLI:IT:CASS:2021:14386PEN

Massima

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Il reato di associazione di tipo mafioso finalizzata al traffico di stupefacenti è configurabile quando risultino gravi indizi di colpevolezza in ordine all'esistenza di un sodalizio criminoso strutturato gerarchicamente, con ruoli e compiti definiti, che si dedica in modo sistematico e organizzato alla commissione di reati di detenzione e cessione di sostanze stupefacenti, avvalendosi della forza di intimidazione derivante dal vincolo associativo e della condizione di assoggettamento e di omertà che ne consegue. Tali gravi indizi possono desumersi da intercettazioni telefoniche e ambientali, videoregistrazioni, servizi di osservazione e pedinamento, arresti in flagranza e sequestri di droga, che dimostrino l'esistenza di una cassa comune per il mantenimento degli associati, il pagamento di stipendi settimanali, l'utilizzo di un linguaggio criptico, la disponibilità di luoghi di stoccaggio e occultamento della droga, nonché la reiterazione nel tempo delle condotte illecite, anche in concorso tra più soggetti, secondo una precisa ripartizione di compiti. Tali elementi, unitamente alla gravità oggettiva dei reati e alla propensione delinquenziale del singolo indagato, desumibile dal ruolo ricoperto nell'ambito dell'associazione, possono giustificare l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, in ragione del concreto pericolo di reiterazione dei reati, anche in considerazione dei collegamenti dell'organizzazione con contesti mafiosi, a prescindere dallo stato di incensuratezza dell'indagato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIANI Vincenzo - Presidente

Dott. FIORDALISI Domenico - Consigliere

Dott. SARACENO Rosa An - rel. Consigliere

Dott. LIUNI Teresa - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 18/06/2020 del TRIB. LIBERTA' di CATANIA;
udita la relazione svolta dal Consigliere ROSA ANNA SARACENO;
sentite le conclusioni del PG LUIGI ORSI;
Il P.G. conclude chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza in data 13 maggio 2020 il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Catania applicava, tra gli altri, a (OMISSIS) la misura della custodia cautelare in carcere, perche' raggiunto d…

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