Il giudice amministrativo è privo di giurisdizione sull'impugnazione di un provvedimento che dispone la rimozione di impianti pubblicitari abusivamente installati su suolo pubblico, in quanto tale ordine di rimozione costituisce un accessorio della sanzione amministrativa pecuniaria prevista dall'art. 23, comma 11, del Codice della strada, rientrando pertanto nella competenza del giudice ordinario ai sensi degli artt. 6 e 7 del d.lgs. n. 150/2011. Ciò in quanto l'accertamento della violazione e l'irrogazione della sanzione pecuniaria rappresentano l'esercizio di un potere sanzionatorio vincolato, regolato dal principio di legalità, per cui, ove l'amministrazione accerti la sussistenza degli estremi di un illecito previsto dalla legge, deve applicare la relativa sanzione senza alcun margine di discrezionalità. Di conseguenza, l'ordine di rimozione degli impianti pubblicitari abusivi costituisce una misura consequenziale all'accertamento della violazione e all'irrogazione della sanzione pecuniaria, e non un mezzo accordato all'ente proprietario della strada per assicurare il rispetto delle disposizioni di cui all'art. 23 del Codice della strada. Pertanto, la tutela avverso tale provvedimento di rimozione deve essere richiesta al giudice ordinario, cui spetta la relativa giurisdizione.