ECLI:IT:CASS:2002:13162PEN
La corte abruzzese, in riforma della sentenza di condanna pronunciata dal Pretore di Lanciano il 20 dicembre 1996, ha assolto E. S. dai reati ascrittigli perché persona non punibile per aver agito in stato d'ira determinato da fatto ingiusto altrui.
All'imputato erano stati contestati i reati di ingiuria e diffamazione per aver offeso l'onore e la reputazione di M. P. affermando che costui era l'amante della propria moglie L. D. E., era un verme e un vigliacco.
Ricorre per cassazione agli effetti civili M. P., deducendo:
1) violazione di legge in ordine alla produzione ed, acquisizione nel giudizio d'appello della sentenza di separazione dei coniugi S./D. E., non passata in giudicato;
2) violazione di legge in merito alle risultanze dell'esame dell'imputato e della deposizione della testimone escussa;
3) violazione di legge e vizi motivazionali sulla ritenuta sussistenza della esimente ex art. 599 comma 2 c.p.p.
Il ricorso non me…
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