Cassazione penale Sez. II sentenza n. 14222 del 26 marzo 2014

ECLI:IT:CASS:2014:14222PEN

Massima

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Il delitto di rapina, in quanto plurioffensivo, non consente l'applicazione dell'attenuante di cui all'art. 62 n. 4 c.p. per la modestia del valore del bene sottratto, se non quando la valutazione complessiva del pregiudizio arrecato alla vittima, anche sotto il profilo della lesione della libertà e dell'integrità fisica e morale, risulti di speciale tenuità, accertamento riservato al giudice di merito e non sindacabile in cassazione se immune da vizi logico-giuridici. La concessione delle attenuanti generiche, pur equivalenti alle aggravanti, e la loro eventuale prevalenza sulla pena base, sono rimesse alla valutazione discrezionale del giudice di merito, non censurabile in sede di legittimità se adeguatamente motivata, senza che possa rilevare una diversa valutazione delle risultanze processuali da parte del ricorrente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARMENINI Secondo - Presidente

Dott. CASUCCI G. - rel. Consigliere

Dott. DAVIGO P. - Consigliere

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

Dott. CARRELLI PALOMBI Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 1266/2013 CORTE APPELLO di BRESCIA, del 13/06/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 04/03/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. CASUCCI GIULIANO;

Udito il Procuratore Generale in persona del ROMANO Giulio, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

Con sentenza in data 13 giugno 2013, la Corte di appello di B…

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