Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Salerno sentenza n. 2074 del 2022

ECLI:IT:TARSA:2022:2074SENT

Massima

Generata da Simpliciter
Il ricorso amministrativo diviene improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse della parte ricorrente, comportando la compensazione integrale delle spese di lite, quando il ricorrente dichiara espressamente di non avere più interesse all'annullamento dell'atto impugnato. In tali casi, il giudice amministrativo, accertata la carenza di interesse, è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, senza entrare nel merito delle censure originariamente dedotte, e a disporre la compensazione delle spese di giudizio tra le parti, in considerazione della rinuncia del ricorrente e della mancata prosecuzione del giudizio. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che il venir meno dell'interesse del ricorrente a ottenere l'annullamento dell'atto impugnato, manifestato attraverso una espressa dichiarazione di rinuncia al ricorso, determina l'improcedibilità del gravame, senza che il giudice debba esaminare nel merito le censure originariamente proposte. In tali ipotesi, la compensazione integrale delle spese di lite rappresenta la naturale conseguenza della cessazione della materia del contendere, in ragione della rinuncia del ricorrente. Tale soluzione consente di evitare un inutile dispendio di attività processuale e di risorse giudiziarie, privilegiando l'economia e la ragionevole durata del processo amministrativo. La massima si fonda sull'applicazione degli artt. 35, comma 1, lett. c), e 85, comma 9, del Codice del processo amministrativo, che disciplinano rispettivamente l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuto difetto di interesse e la regolazione delle spese di giudizio in caso di cessazione della materia del contendere. Essa esprime un principio generale, applicabile a tutti i casi in cui il ricorrente manifesti espressamente la volontà di rinunciare all'impugnazione, indipendentemente dalla natura dell'atto amministrativo originariamente impugnato.

Sentenza completa

Pubblicato il 19/07/2022

N. 02074/2022 REG.PROV.COLL.

N. 00625/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

sezione staccata di Salerno (Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 625 del 2016, proposto da
Roberto Argento, rappresentato e difeso dagli avvocati Marcello Fortunato, Vincenzo Caggiano, con domicilio eletto presso lo studio Marcello Fortunato in Salerno, via Ss. Martiri Salernitani, 31;

contro

Comune di Battipaglia, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato Sabato Criscuolo, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

nei confronti

Cosima Cantalicio, Carlo Fierro, rappresentati e difesi dall'avvocato Paolo Pierri, con domicilio eletto presso il suo s…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.