Cassazione penale Sez. I sentenza n. 25544 del 28 giugno 2024

ECLI:IT:CASS:2024:25544PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il giudice di sorveglianza, nel valutare l'istanza di ammissione ai benefici penitenziari presentata da un detenuto condannato per reato ostativo, è tenuto ad esaminare approfonditamente il percorso rieducativo del condannato e l'assenza di collegamenti, attuali o potenziali, con la criminalità organizzata e con il contesto mafioso, avvalendosi degli ampliati poteri istruttori previsti dall'art. 4-bis, comma 2, della legge sull'ordinamento penitenziario. La presunzione di persistenza dei collegamenti con l'organizzazione criminale, in caso di mancata collaborazione processuale, non costituisce più un dato rigidamente preclusivo all'accesso ai benefici penitenziari, essendo divenuta una presunzione relativa, superabile sulla base di elementi specifici, diversi e ulteriori rispetto alla regolare condotta carceraria, alla partecipazione del detenuto al percorso rieducativo e alla mera dichiarazione di dissociazione dall'organizzazione criminale di eventuale appartenenza. Il giudice di sorveglianza deve altresì valutare le iniziative dell'interessato a favore delle vittime, sia nelle forme risarcitorie che in quelle della giustizia ripartiva, ai fini della concessione dei benefici. Qualora dall'istruttoria emergano indizi dell'attuale sussistenza di collegamenti con la criminalità organizzata, terroristica o eversiva o del pericolo di ripristino di tali collegamenti, è onere del condannato fornire idonei elementi di prova contraria entro un congruo termine. In ogni caso, il provvedimento con cui il giudice decide sull'istanza di concessione dei benefici deve indicare specificamente le ragioni dell'accoglimento o del rigetto dell'istanza, tenuto conto dei pareri acquisiti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta da:

Dott. ROCCHI Giacomo - Presidente

Dott. CAPPUCCIO Daniele - Relatore

Dott. GALATI Vincenzo - Consigliere

Dott. RUSSO Carmine - Consigliere

Dott. MELE ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
GI.SE. nato a S il (omissis)
avverso l'ordinanza del 14/11/2023 del TRIB. SORVEGLIANZA di PALERMO
udita la relazione svolta dal Consigliere DANIELE CAPPUCCIO;
lette le conclusioni del PG. dott.ssa ((omissis)), la quale ha chiesto dichiararsi l'inammissibilità del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 14 novembre 2023, il Tribunale di sorveglianza di Palermo ha dichiarato l'inammissibilità della richiesta, presentata nell'interesse di ((omissis)).Se., intesa all'ammissione ad una misura alternativa alla detenzione con riferimento all…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.