Cassazione penale Sez. III sentenza n. 47252 del 10 novembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:47252PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il reato di dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici, di cui all'art. 3 del D.Lgs. n. 74/2000, è configurabile quando il contribuente, al fine di evadere le imposte sui redditi e sul valore aggiunto, indica nella dichiarazione annuale elementi attivi per un ammontare inferiore a quello effettivo, avvalendosi di mezzi idonei ad ostacolarne l'accertamento e superando le soglie di punibilità previste dalla legge. La Corte Costituzionale ha ritenuto che la disparità di trattamento sanzionatorio tra tale reato e quello di dichiarazione infedele di cui all'art. 4 del medesimo decreto non sia irragionevole, in quanto la diversa soglia di punibilità è giustificata dalla maggiore gravità della condotta fraudolenta rispetto a quella meramente infedele. Pertanto, il giudice di merito, nel valutare la sussistenza del reato, deve accertare l'esistenza degli elementi costitutivi della fattispecie, senza che sia necessario procedere a una determinazione presuntiva dei costi non dichiarati, essendo sufficiente la prova dell'occultamento di elementi attivi. La Corte di Cassazione, in sede di legittimità, si limita a verificare la logicità e la coerenza della motivazione adottata dal giudice di merito, senza poter riesaminare nel merito la valutazione delle risultanze probatorie.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROSI Elisabetta - Presidente

Dott. DE MASI Oronzo - Consigliere

Dott. MANZON Enrico - Consigliere

Dott. GRAZIOSI Chiara - Consigliere

Dott. DI STASI Antonella - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS) il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 25/11/2015 della Corte di Appello di Palermo;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa DI STASI Antonella;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott.ssa FILIPPI Paola che ha concluso chiedendo la declaratoria di inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 25.11.2015, la Corte di Appello di Paler…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.