Cassazione penale Sez. II sentenza n. 42324 del 15 ottobre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:42324PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il ricorso avverso l'ordinanza di rigetto dell'istanza di riesame della misura cautelare degli arresti domiciliari è inammissibile, in quanto le censure sollevate attengono a valutazioni di merito, comunque manifestamente infondate. Il giudice di legittimità non può sindacare gli elementi materiali e fattuali della vicenda, ivi compreso lo spessore degli indizi, né le caratteristiche soggettive dell'indagato, incluso l'apprezzamento delle esigenze cautelari e delle misure ritenute adeguate, trattandosi di valutazioni rientranti nell'esclusiva competenza del giudice che ha applicato la misura cautelare e del tribunale del riesame. Il controllo di legittimità è circoscritto all'esame dell'atto impugnato, al fine di verificare la presenza di due requisiti: l'esposizione delle ragioni giuridicamente significative che lo hanno determinato e l'assenza di manifeste illogicità o incongruenze nelle argomentazioni. Nella fattispecie, la sostanziale concordanza delle deposizioni delle persone offese, riscontrate dalla certificazione medica e dalle riprese pubblicate, nonché il fatto che gli stralci di relazioni di servizio attengano a fasi diverse da quelle di ritenuta commissione degli illeciti, dimostrano l'assenza di alcuna manifesta illogicità o travisamento. Inoltre, i "gravi indizi di colpevolezza" richiesti per l'applicazione di una misura cautelare non corrispondono agli "indizi" di cui all'art. 192 c.p.p., comma 2, essendo sufficiente, ai fini cautelari, qualunque elemento probatorio idoneo a fondare un giudizio di qualificata probabilità sulla responsabilità dell'indagato. Infine, la motivazione del tribunale del riesame in ordine alla sussistenza delle esigenze cautelari non contiene alcuna manifesta illogicità, essendo adeguatamente fondata sull'estrema gravità dei fatti e sulla personalità violenta e prevaricatrice dell'indagato, desumibile dagli eventi e dai precedenti penali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CERVADORO Mirella - Presidente

Dott. PARDO Ignazio - Consigliere

Dott. CIANFROCCA Pierluigi - Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - rel. Consigliere

Dott. SARACO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 15/04/2019 del TRIB. LIBERTA' di ROMA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. FILIPPINI STEFANO;
sentite le conclusioni del PG Dr. ROMANO GIULIO per il rigetto del ricorso.
udito il difensore avvocato (OMISSIS), in difesa di (OMISSIS) che, dopo aver ampiamente discusso, si riporta ai motivi di ricorso ed insiste per l'accoglimento dello…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.