Tribunale Amministrativo Regionale Veneto - Venezia sentenza n. 1054 del 2007

ECLI:IT:TARVEN:2007:1054SENT

Massima

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Il ricorso amministrativo diviene improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse della parte ricorrente, qualora questa abbia raggiunto un accordo transattivo con l'amministrazione resistente in merito all'oggetto della controversia. In tali casi, il Giudice amministrativo, preso atto della cessazione della materia del contendere, dichiara l'improcedibilità del ricorso, compensando le spese di giudizio tra le parti. Tale principio trova applicazione ogni qualvolta l'interesse sostanziale fatto valere in giudizio venga meno per fatti sopravvenuti, indipendentemente dalla natura dell'atto impugnato o dalla tipologia di controversia instaurata. L'improcedibilità del ricorso per sopravvenuta carenza di interesse rappresenta, infatti, una causa di estinzione del giudizio amministrativo che opera in via generale, senza distinzioni in relazione all'oggetto del contendere o alla posizione giuridica soggettiva azionata. Essa si configura, pertanto, come un principio di carattere processuale, volto a garantire l'economia e la ragionevole durata del processo, evitando l'inutile prosecuzione di controversie ormai prive di utilità pratica per le parti. In tale prospettiva, il Giudice amministrativo è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, anche d'ufficio, non appena venga meno l'interesse sostanziale fatto valere in giudizio, senza che rilevi la natura dell'atto impugnato o la qualificazione giuridica della posizione soggettiva dedotta in causa. La compensazione delle spese di giudizio, infine, rappresenta la naturale conseguenza della dichiarazione di improcedibilità, in considerazione della sopravvenuta carenza di interesse e del raggiungimento di un accordo transattivo tra le parti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto prima Sezione con l'intervento dei magistrati: ((omissis)), relatore ((omissis)) ha pronunciato la seguente SENTENZA sul ricorso n. 2548/03 proposto da Vi. Sc. ed altri, rappresentati e difesi dall'avv. to Iv. Ca., con domicilio presso la Segreteria del T.A.R., ai sensi del R.D. 26.6.1924 n. 1054;
contro il Comune di Cr., in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall'avv. to Da. Me., con elezione di domicilio presso lo studio dell'avv. to Ma. Gi., in Ve. Me. ((omissis)). Ve. n. (...); per l'annullamento della deliberazione di Consiglio comunale n. 53 del 26 giugno 2003 di adozione della variante parziale a P.R.G. ai sensi dell'art. 50 della L.r. 61/85. Visto il ricorso, notificato il 4 novembre 2003 e depositato presso la Segreteria il 14 novembre 2003, con i relativi allegati; visto l'atto di costituzione in giudizio del Comune…

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