La contraffazione di un documento non è punibile ai sensi dell'art. 49 c.p. solo quando la falsificazione risulti talmente evidente e macroscopica da escludere in radice la possibilità di inganno, essendo invece sufficiente che il falso non sia immediatamente riconoscibile da una persona di comune discernimento, anche in presenza di controlli e verifiche che abbiano impedito l'effettivo inganno. La valutazione della grossolanità del falso, ai fini dell'applicazione della causa di non punibilità, deve essere compiuta ex ante, sulla base delle circostanze di fatto conosciute al momento della condotta, senza considerare gli esiti successivi, in quanto il reato di falso è reato di pericolo e non di danno. Inoltre, la scelta del rito alternativo, già valorizzata dal legislatore con la previsione di una riduzione di pena, non costituisce di per sé un elemento sufficiente per il riconoscimento delle circostanze attenuanti generiche, in assenza di ulteriori elementi positivamente valutabili. Infine, la riduzione di pena per il rito abbreviato deve essere operata nella misura di un terzo della pena base, senza possibilità di ulteriori riduzioni.