Cassazione penale Sez. III sentenza n. 5744 del 8 febbraio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:5744PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Nel giudizio che si svolge davanti al giudice monocratico a seguito di opposizione a decreto penale di condanna, il termine dilatorio per la comparizione della parte in giudizio è quello di trenta giorni, di cui all'articolo 464 c.p.p., comma 1, e articolo 456 c.p.p., comma 3, e non quello di sessanta giorni previsto dall'articolo 552, comma 3, dello stesso codice in funzione della valutazione circa la richiesta di accesso ai riti speciali. Ciò in quanto, in tale caso, la scelta di accedere o meno al rito alternativo deve essere stata già effettuata all'atto della opposizione al decreto penale. Pertanto, il mancato rispetto del termine di trenta giorni per la comparizione dell'imputato comporta una nullità di ordine generale a regime intermedio che, se non sanata ai sensi dell'articolo 184 c.p.p., impone al giudice la rinnovazione dell'atto ex articolo 185. In particolare, l'articolo 184, comma 3, dispone che "quando la nullità riguarda la citazione a comparire al dibattimento, il termine (da concedere, idoneo per la sanatoria) non può essere inferiore a quello previsto dall'articolo 429". Ne consegue che l'interpretazione logico-letterale degli articoli 184 e 185 induce a ritenere necessario che la rinnovazione dell'atto garantisca sempre un termine libero di 20 giorni per comparire, di carattere consecutivo, non essendo congruo con la finalità anzidetta ipotizzare la validità della sommatoria di due termini parziali distinti assegnati in epoche diverse. Tale principio si pone in armonica coerenza col principio dettato dall'articolo 111 Cost., comma 3, quanto all'assegnazione all'imputato del tempo e delle condizioni necessari per preparare la sua difesa, la cui tutela si pone quantomeno in posizione di pari ordinazione rispetto all'esigenza di assicurare la ragionevole durata del processo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIALE Aldo - Presidente

Dott. DI NICOLA Vito - Consigliere

Dott. ROSI Elisabetta - Consigliere

Dott. CERRONI Claudio - rel. Consigliere

Dott. CIRIELLO Antonella - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Palermo nel procedimento nei confronti di:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 21/04/2016 della Corte di Appello di Palermo;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. CUOMO Luigi, che ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio;
udito l'avv. (…

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