Cassazione penale Sez. V sentenza n. 36673 del 24 settembre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:36673PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il giudice di legittimità, nel valutare la fondatezza di un ricorso avverso una sentenza di condanna per il reato di minacce gravi continuate, è tenuto a verificare la logicità e la coerenza interna della motivazione adottata dal giudice di merito, senza poter procedere a una nuova valutazione del compendio probatorio. Pertanto, l'accertamento circa l'attribuzione delle espressioni minacciose all'imputato e la loro valenza intimidatoria, se sorretto da una motivazione logica e coerente con gli atti processuali, non può essere sindacato in sede di legittimità, salvo che non risulti viziato da errori logici o da inconciliabilità con gli atti del processo. Inoltre, il giudice di legittimità può dichiarare inammissibile il ricorso qualora la richiesta di rinnovazione dell'istruttoria dibattimentale, formulata in sede di appello, risulti generica e priva di specificazione, tenuto conto del notevole tempo trascorso dai fatti e della possibilità di decidere allo stato degli atti sulla base della completa istruttoria già espletata. In tali ipotesi, la declaratoria di inammissibilità del ricorso comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della cassa delle ammende.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NARDI Domenico - Presidente

Dott. CARROZZA Arturo - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. DIDONE Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) ME. CA., N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 01/06/2007 CORTE APPELLO di MESSINA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dr. CARROZZA ARTURO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dr. FEBBRARO Giuseppe, che chiede il rigetto del ricorso e condanna alle spese;

udito, per la parte civile, l'avv. ((omissis)) che d…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.