Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione siciliana sentenza n. 394 del 2023

ECLI:IT:CGARS:2023:394SENT

Massima

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Il vincolo urbanistico di destinazione di un'area a "servizi pubblici di quartiere" con previsione di acquisizione da parte del Comune costituisce un vincolo di natura espropriativa e non meramente conformativa, in quanto determina la perdita della titolarità del bene in capo al privato proprietario. Pertanto, la reiterazione di tale vincolo da parte dell'Amministrazione, una volta decorso il termine quinquennale di decadenza previsto dalla legge, richiede una congrua e specifica motivazione in ordine alla persistenza delle ragioni di interesse pubblico che giustificano la necessità di tale reiterazione, al fine di evitare l'illegittimità del provvedimento per difetto di idonea motivazione. La qualificazione del vincolo come espropriativo o conformativo non dipende solo dalla destinazione urbanistica impressa all'area, ma anche dal regime giuridico ad essa applicato, in particolare dalla previsione di acquisizione coattiva da parte dell'Amministrazione. Ove tale acquisizione sia prevista, il vincolo assume natura espropriativa, con la conseguente necessità di motivare adeguatamente la reiterazione dello stesso una volta decorso il termine quinquennale di decadenza, in ossequio ai principi di buon andamento e imparzialità dell'azione amministrativa. La giurisprudenza amministrativa ha infatti chiarito che, una volta scaduto il termine di decadenza del vincolo preordinato all'esproprio, l'Amministrazione può reiterarlo solo fornendo congrua motivazione in ordine alla persistenza delle ragioni di interesse pubblico che ne giustificano la necessità, al fine di evitare l'illegittimità del provvedimento per carenza di idonea motivazione. Tale obbligo di motivazione specifica e adeguata grava sull'Amministrazione a fronte della reiterazione di un vincolo che, per le sue caratteristiche, determina una compressione significativa del diritto di proprietà privata.

Sentenza completa

Pubblicato il 05/06/2023

N. 00394/2023REG.PROV.COLL.

N. 00223/2021 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il CONSIGLIO DI GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA PER LA REGIONE SICILIANA

Sezione giurisdizionale

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 223 del 2021, proposto da Antonino Buda, Enrico Buda, Giuseppe Garufi, Diego Vermiglio, Alessandro Vermiglio, Salvatore Vermiglio, Antonio Vermiglio, Giovanna Vermiglio, rappresentati e difesi dall'avvocato Mario Caldarera, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Messina, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato Aldo Tigano, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
Dirigente Generale del Dipartimento Regionale Urbanistica, non costituito in giudizio;
Regione Sicili…

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