Cassazione penale Sez. V sentenza n. 29772 del 25 luglio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:29772PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La dichiarazione della persona offesa, anche se inizialmente reticente o contraddittoria, può costituire prova sufficiente della responsabilità penale dell'imputato per il reato di estorsione aggravata, purché sia adeguatamente corroborata da altri elementi probatori, come le convergenti dichiarazioni di collaboratori di giustizia, e non risulti motivatamente inattendibile. L'eventuale iniziale negazione o reticenza della persona offesa può trovare giustificazione nel diffuso timore che le organizzazioni criminali suscitano nei territori in cui operano, senza che ciò comporti necessariamente la non credibilità delle successive dichiarazioni accusatorie, in assenza di valide ragioni per ritenere che esse siano funzionali al perseguimento di vantaggi o all'evitamento di danni a spese della verità. Inoltre, la mancanza di riferimenti specifici e diretti ai fatti estorsivi nelle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia non esclude la credibilità della ricostruzione fornita dalla persona offesa, potendo essa costituire una prova autonoma e attendibile. Infine, la configurabilità dell'aggravante della finalità di agevolare l'attività di associazioni di tipo mafioso, di cui all'art. 7 della L. n. 203/1991, non è esclusa dalla valutazione di una personalità non particolarmente pericolosa dell'imputato, atteso che tale aggravante dipende essenzialmente dalla natura e dalla finalità dell'azione criminosa, indipendentemente dal grado di pericolosità sociale del singolo concorrente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE ((omissis)) - Presidente

Dott. DUBOLINO Pietro - rel. Consigliere

Dott. BEVERE Antonio - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

Dott. LAPALORCIA Grazia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) BI. FR. N. IL (OMESSO);

2) CR. GI. N. IL (OMESSO);

3) DE. VI. LU. N. IL (OMESSO);

4) DI. BO. VI. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 3823/2008 CORTE APPELLO di NAPOLI, del 25/02/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 13/05/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. PIETRO DUBOLINO;

Udito il Procuratore Generale in persola del Dott. CEDRANGOLO Oscar che ha concluso per il rigetto del rico…

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