Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 22424 del 27 maggio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:22424PEN

Massima

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Il comportamento violento e aggressivo di un soggetto nei confronti del coniuge, anche se provocato da un tentativo di investimento, non esclude la sua responsabilità penale per lesioni colpose, qualora egli avesse avuto la possibilità di sottrarsi al pericolo senza cagionare danni alla persona offesa. Infatti, il ricorso alla forza fisica e all'aggressione fisica, in assenza di una necessità assoluta e imminente di difesa, integra una condotta colposa che non può essere giustificata dallo stato di necessità, essendo tale pericolo evitabile con modalità alternative, come l'allontanamento dal luogo o la richiesta di intervento delle forze dell'ordine. La valutazione della sussistenza degli elementi costitutivi del reato, come la prevedibilità dell'evento lesivo e il nesso causale, nonché l'applicabilità di eventuali cause di giustificazione, rientra nell'esclusiva competenza del giudice di merito, la cui motivazione, se logica e coerente, non può essere sindacata in sede di legittimità, se non per vizi di manifesta illogicità o irrazionalità. La Corte di Cassazione, infatti, non può sostituire la propria valutazione dei fatti a quella operata dai giudici di merito, ma deve limitarsi a verificare la correttezza e la completezza della motivazione, senza poter riesaminare autonomamente gli elementi probatori.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIRENA Pietro Antonio - Presidente

Dott. IZZO Fausto - Consigliere

Dott. IANNELLO Emilio - rel. Consigliere

Dott. MONTAGNI Andrea - Consigliere

Dott. SERRAO Eugenia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato il (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 706/2014 CORTE APPELLO di BOLOGNA, del 27/02/2014;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 19/05/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. EMILIO IANNELLO;

udito il Procuratore Generale in persona della Dott.ssa DI NARDO MARILIA che ha concluso per il rigetto del ricorso;

udito per la parte civile il difensore Avv. (OMISSIS) del Foro di Bologna che ha chiesto il rigetto …

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