Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 6109 del 2014

ECLI:IT:TARLAZ:2014:6109SENT

Massima

Generata da Simpliciter
L'occupazione temporanea di immobili privati da parte della Pubblica Amministrazione per lo svolgimento di attività di ricerca e ritrovamento di beni culturali, prevista dall'art. 88 del d.lgs. n. 42 del 2004, è uno strumento giuridico eccezionale e temporaneo, finalizzato esclusivamente all'esecuzione di indagini e scavi archeologici su aree di presunto interesse culturale. Tale potere può essere legittimamente esercitato solo quando l'Amministrazione non abbia ancora accertato in modo definitivo l'esistenza e la rilevanza dei beni culturali, e debba ancora svolgere attività di ricerca e verifica. Una volta che i ritrovamenti archeologici abbiano assunto consistenza e rilevanza, tale da giustificare l'apposizione di un vincolo culturale sull'area, l'Amministrazione non può più avvalersi dello strumento dell'occupazione temporanea, ma deve ricorrere a strumenti giuridici più incisivi e definitivi, come l'espropriazione per pubblica utilità, che comportano il riconoscimento di un'adeguata indennità al proprietario. Inoltre, in ogni caso di occupazione temporanea, l'Amministrazione è tenuta a determinare e corrispondere al proprietario un'indennità, secondo le modalità previste dalla normativa in materia di espropriazione per pubblica utilità, non potendo ometterla o rinviarla a un momento successivo. Il mancato riconoscimento dell'indennità rende illegittimo il provvedimento di occupazione temporanea.

Sentenza completa

N. 04775/2011
REG.RIC.

N. 06109/2014 REG.PROV.COLL.

N. 04775/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 4775 del 2011, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dagli avv. ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso Studio Legale Lavitola in Roma, via Costabella, 23;

contro

Ministero per i beni e le attivita' culturali, rappresentato e difeso per legge dall'Avvocatura dello Stato, domiciliata in Roma, via dei Portoghesi, 12;
Comune di Pomezia, rappresentato e difeso dagli avv. ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Fregene, via Agropoli,174;

per l'annullamento

del decreto del 1 marzo 2011 del…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.