Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 41412 del 28 ottobre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:41412PEN

Massima

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Il giudice, nel determinare la pena per il reato continuato, deve applicare l'aumento fino al triplo della pena prevista per la violazione più grave, indipendentemente dal fatto che per i reati minori siano previste pene di specie e natura diverse. Inoltre, il giudice è tenuto a valutare con specifica motivazione se, una volta applicata la disciplina del reato continuato con un fatto oggetto di precedente sentenza e cui è stata disposta la sospensione condizionale della pena, permangano i presupposti di legge per il suo mantenimento. Pertanto, l'accordo tra le parti che non preveda l'aumento della pena pecuniaria e non valuti la permanenza dei presupposti per la sospensione condizionale della pena è illegittimo e deve essere annullato, con restituzione degli atti al giudice di primo grado per il riesame della questione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Presidente

Dott. AGRO' Antonio S. - Consigliere

Dott. COLLA Giorgio - Consigliere

Dott. CONTI Giovanni - Consigliere

Dott. CITTERIO Carlo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI ANCONA;

nei confronti di:

1) AM. SA. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 497/2008 GIUDICE UDIENZA PRELIMINARE di ANCONA, del 23/10/2008;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CARLO CITTERIO;

lette le conclusioni del P.G. Dott. Izzo, per l'accoglimento del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Il 23.10.2008 il GUP …

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