Consiglio di Stato sentenza n. 5007 del 2016

ECLI:IT:CDS:2016:5007SENT

Massima

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La presentazione di una istanza di sanatoria successiva all'impugnazione di un provvedimento amministrativo di demolizione o acquisizione di opere edilizie abusive rende improcedibile il ricorso proposto avverso tale provvedimento, in quanto il riesame dell'abusività dell'opera, finalizzato a verificarne la eventuale sanabilità, comporta la necessaria formazione di un nuovo provvedimento (esplicito od implicito). Ciò vale sia nel caso di impugnazione di un'ordinanza di demolizione, sia nel caso di impugnazione di un'ordinanza di acquisizione dell'immobile abusivo al patrimonio comunale, in quanto l'acquisizione gratuita al patrimonio comunale di un manufatto abusivo non determina una situazione inconciliabile con la successiva sanatoria, salvo che non sia seguita dalla demolizione dell'immobile o dalla sua utilizzazione a fini pubblici. Pertanto, la presentazione di una istanza di condono edilizio ai sensi della legge n. 47/1985 rende improcedibile il ricorso proposto avverso il provvedimento di demolizione o acquisizione, a meno che non siano intervenuti gli "eventi preclusivi" di cui all'art. 43 della medesima legge. Inoltre, il Comune che abbia rilasciato il condono edilizio non ha più alcun interesse a coltivare l'impugnazione del provvedimento di demolizione o acquisizione, rendendo l'appello improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse.

Sentenza completa

Pubblicato il 28/11/2016

N. 05007/2016REG.PROV.COLL.

N. 01664/2006 REG.RIC.

N. 01665/2006 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sui seguenti ricorsi in appello:
1) nr. 1664 del 2006, proposto dal COMUNE DI NAPOLI, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso l’avv. ((omissis)) in Roma, corso ((omissis)) II, 18,

contro

le signore Olga PAOLELLA e Monica GUARINO, quali eredi dei signori Luigi GUARINO, rappresentate e difese dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso l’avv. ((omissis)) in Roma, corso ((omissis)) II, 18,

2) nr. 1665 del 2006, proposto dal COMUNE DI NAPOLI, in persona del Sinda…

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