Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 32522 del 23 luglio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:32522PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La valutazione della gravità indiziaria ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, effettuata dal giudice del riesame, deve essere orientata ad acquisire non la certezza, ma l'elevata probabilità di colpevolezza dell'indagato, sulla base del materiale conoscitivo ancora in itinere. Tale valutazione, compiuta attraverso una specifica descrizione degli indizi e la loro compiuta elaborazione, è riservata in via esclusiva al giudice del merito e non è sindacabile in sede di legittimità, se la motivazione risulta completa e coerente. Eventuali irregolarità nella formazione dei verbali delle operazioni di intercettazione, non espressamente previste come cause di invalidità o inutilizzabilità dalla disciplina processuale, non possono determinare l'inutilizzabilità degli esiti delle intercettazioni stesse.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio S. - Presidente

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

Dott. CARCANO Domenico - rel. Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 896/2014 TRIB. LIBERTA' di LECCE, del 25/11/2014;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. DOMENICO CARCANO;

sentite le conclusioni del PG Dott. ((omissis)), per il rigetto del ricorso;

Udito il difensore Avv. (OMISSIS).

RITENUTO IN FATTO

1. (OMISSIS) propone ricorso contro l'ordinanza 25 novembre 2014 con la quale il Tribunale di Lecce, in funzione di giudice di riesame…

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