Cassazione penale Sez. II sentenza n. 24571 del 31 maggio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:24571PEN

Massima

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Il danneggiamento di un segnale stradale verticale di stop, con l'aggravante di essere stato commesso su cose esposte alla pubblica fede e comunque destinate al pubblico servizio, integra l'ipotesi residuale di cui all'art. 635, comma 2, n. 1, c.p., tuttora sanzionata con la reclusione da sei mesi a tre anni. Tale fattispecie non rientra nella depenalizzazione prevista dal D.Lgs. n. 7/2016, in quanto le aggravanti contestate rendono il fatto penalmente procedibile d'ufficio, anziché a querela di parte. Il principio di diritto affermato dalla Corte di Cassazione è che il danneggiamento di un segnale stradale verticale di stop, con le aggravanti di cui all'art. 625, n. 7, c.p., costituisce un reato perseguibile d'ufficio ai sensi dell'art. 635, comma 2, n. 1, c.p., non rientrando nella depenalizzazione operata dal D.Lgs. n. 7/2016. La Corte ha pertanto ritenuto inammissibile il ricorso proposto dall'imputato, condannandolo al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della Cassa delle ammende, in ragione della manifesta infondatezza del ricorso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Presidente

Dott. TADDEI M. - rel. Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza n.1298/2014 della Corte d'appello di Ancona, del 28.01.2016;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa Margherita B. Taddei;
udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale, Dott. FIMIANI Pasquale, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
MOTIVI della DECISIONE
(OMISSIS) ricorre per Cassazione avverso la sentenza 28.01.2016 c…

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