Il provvedimento di congelamento di beni emesso dall'autorità giudiziaria di uno Stato membro dell'Unione Europea, ai sensi del Regolamento UE 2018/1805, deve essere eseguito dall'autorità dello Stato di esecuzione secondo le modalità previste dalla propria legge nazionale, senza possibilità di imporre misure alternative senza il consenso dello Stato di emissione. La richiesta di sostituzione di beni immobili sottoposti a congelamento con il versamento di una somma di denaro costituisce una modifica del contenuto del provvedimento originario, che incide sulla sua efficacia, e non rientra nella mera fase esecutiva, essendo necessario il consenso dell'autorità che ha emesso il provvedimento di congelamento. L'autorità giudiziaria dello Stato di esecuzione, pertanto, non può accogliere autonomamente tale richiesta, dovendo mantenere il vincolo reale sui beni individuati nell'originario provvedimento, salvo eventuale ritiro da parte dell'autorità emanante, come previsto dall'art. 27 del Regolamento UE 2018/1805.