Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 47300 del 11 dicembre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:47300PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella valutazione degli elementi indiziari ai fini dell'applicazione di misure cautelari, purché la motivazione sia completa, logica e coerente con le risultanze processuali. Il sindacato di legittimità della Corte di Cassazione è limitato al controllo della correttezza formale e logica della motivazione, senza poter riesaminare nel merito le valutazioni di fatto compiute dal giudice del riesame. Pertanto, le censure difensive volte a ottenere una diversa valutazione degli elementi probatori sono inammissibili, in quanto implicano una inammissibile rivalutazione del merito della decisione impugnata. La Corte di Cassazione può intervenire solo in presenza di vizi logici o giuridici manifesti nella motivazione, senza poter sindacare l'apprezzamento discrezionale degli elementi indiziari compiuto dal giudice di merito, il quale gode di ampia autonomia valutativa nell'ambito del procedimento cautelare, essendo orientato non alla certezza, ma alla elevata probabilità di colpevolezza dell'indagato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Presidente

Dott. MANNINO Saverio - Consigliere

Dott. GRAMENDOLA ((omissis)) - Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. CARCANO Domenico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto nell'interesse di:

AR. Fa. , nato a (OMESSO);

avverso l'ordinanza in data 4-6-09 del Tribunale di Catanzaro;

Visti gli atti, l'ordinanza impugnata ed il ricorso;

Udita la relazione fatta dal Consigliere, Dott. ROTUNDO Vincenzo.

Udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale, Dott. BAGLIONE Tindari, che ha concluso per il rigetto del ricorso.

Uditi gli avv. ti DOMINICI …

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