Cassazione civile Sez. VI ordinanza n. 7589 del 15 maggio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:7589CIV

Massima

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Il direttore dei lavori, pur essendo incaricato della direzione e sorveglianza dei lavori oggetto di un contratto di appalto, non può vantare un credito per le proprie prestazioni professionali qualora non dimostri di averle effettivamente svolte o di non aver già ricevuto il relativo compenso, essendo il suo compenso soggetto al termine prescrizionale ordinario. Inoltre, anche qualora il direttore dei lavori abbia svolto le proprie prestazioni, il suo diritto al compenso può essere escluso o ridotto in caso di negligenza nell'adempimento dei propri doveri, in quanto il suo ruolo implica un obbligo di diligenza professionale a tutela degli interessi del committente. La valutazione della diligenza e della correttezza dell'operato del direttore dei lavori rientra nell'ambito del merito, non sindacabile in sede di legittimità se adeguatamente motivata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA CIVILE

SOTTOSEZIONE 3

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FINOCCHIARO Mario - Presidente

Dott. MASSERA Maurizio - rel. Consigliere

Dott. SEGRETO Antonio - Consigliere

Dott. VIVALDI Roberta - Consigliere

Dott. FRASCA Raffaele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA

sul ricorso 29503-2010 proposto da:

(OMISSIS) (OMISSIS), elettivamente domiciliato in (OMISSIS), presso lo studio dell'avvocato (OMISSIS), che lo rappresenta e difende unitamente all'avvocato (OMISSIS), giusta procura speciale in calce al ricorso;

- ricorrente -

contro

(OMISSIS) (OMISSIS), elettivamente domiciliato in ROMA, presso la CORTE DI CASSAZIONE, rappre…

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