Cassazione penale Sez. V sentenza n. 39077 del 15 ottobre 2003

ECLI:IT:CASS:2003:39077PEN

Massima

Massima ufficiale
Integra gli estremi del delitto tentato di truffa (articoli 56 e 640 c.p.), la condotta del pubblico dipendente che attesti falsamente la propria presenza nel luogo di lavoro facendo timbrare da altri il proprio cartellino elettronico nel sistema di rilevazione delle presenze; nè rileva, con riguardo all'idoneità dell'azione, il fatto che si tratti di prestazione di lavoro straordinaria per la quale manchi la necessaria autorizzazione, posto che il consenso del superiore gerarchico, in tale ipotesi, può essere tacito ovvero intervenire successivamente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE
SEZIONE V PENALE
Composta dai seguenti magistrati:
Bruno Foscarini - Presidente
Giuliana Ferrua - Consigliere
Giuseppe Sica - Consigliere
Aniello Nappi - Consigliere
Paolo Bruno - Consigliere
ha pronunciato la seguente
SENTENZA
sul ricorso proposto da Tesoro Arcangelo nato il 2.4.02
avverso la sentenza emessa il 23.10.00 dalla Corte di appello di Palermo Visti gli atti, la sentenza denunciata ed il ricorso,
Udita in pubblica udienza la relazione fatta dal consigliere dott. Giuliana Ferrua
Udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore Generale dott. Annamaria De Sandro che ha concluso per il rigetto del ricorso.
Udito il difensore, avv. Giuseppe Dacqui che ha concluso per l'accoglimento del ricorso.
MOTIVI DI RICORSO E RAGIONI DELLA DECISIONE
Con sentenza 20.9.01 il Gip presso il Tribunale di Agrigento, a seguito di giudizio abb…

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