Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 15849 del 14 aprile 2023

ECLI:IT:CASS:2023:15849PEN

Massima

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La partecipazione ad un'associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti può manifestarsi anche attraverso la costante disponibilità allo smercio delle partite di droga, ma è necessario accertare, a livello di gravità indiziaria, che tali attività vengano poste in essere con la coscienza e volontà dell'autore di far parte dell'associazione, di contribuire stabilmente al suo mantenimento e di favorire in concreto la realizzazione del fine comune di trarre profitto dal commercio di droga. Pertanto, la semplice menzione di conversazioni intercettate e di comportamenti ritenuti sintomatici di un'attività di spaccio, senza un'adeguata spiegazione del ruolo operativo dell'indagato, delle modalità della sua condotta delittuosa e della natura e consistenza dei suoi rapporti con gli altri componenti del sodalizio, non è sufficiente a giustificare la contestazione della partecipazione all'associazione finalizzata al narcotraffico. È necessario che la motivazione del provvedimento cautelare chiarisca in modo puntuale gli elementi di fatto che giustificano la ritenuta gravità indiziaria della partecipazione dell'indagato all'associazione, al di là della mera attività di spaccio, in modo da dimostrare il suo effettivo inserimento in un contesto organizzativo che giustifichi tale contestazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VILLONI Orlando - Presidente

Dott. GIORDANO ((omissis)) - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetan - rel. Consigliere

Dott. TRIPICCIONE Debora - Consigliere

Dott. DI GIOVINE Ombretta - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la ordinanza del 19/09/2022 del Tribunale di Catanzaro;
visti gli atti, la ordinanza impugnata e il ricorso;
udita la relazione del ((omissis));
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale ((omissis)), che ha chiesto il rigetto del ricorso;
lette le conclusioni del difensore, Avv. (OMISSIS), che ha chiesto l'accoglimento dei motivi del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 19-2…

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