Cassazione penale Sez. V sentenza n. 13643 del 5 aprile 2011

ECLI:IT:CASS:2011:13643PEN

Massima

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La determinazione volontaria dello stato di pericolo da parte dell'agente esclude la configurabilità della legittima difesa, non per la mancanza del requisito dell'ingiustizia dell'offesa, ma per difetto del requisito della necessità della difesa. Pertanto, l'esimente della legittima difesa non è applicabile a chi agisce nella ragionevole previsione di determinare una reazione aggressiva, accettando volontariamente la situazione di pericolo da lui stesso creata. Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza dei presupposti della legittima difesa, deve accertare se l'agente abbia dato volontariamente origine alla situazione di pericolo, in modo tale da escludere la necessità della reazione difensiva. Tale valutazione, se adeguatamente motivata, non è sindacabile in sede di legittimità, se non per vizi specificamente indicati dalla legge.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GRASSI Aldo - Presidente

Dott. DUBOLINO Pietro - Consigliere

Dott. PALLA Stefano - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) BA. AU. LI. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 776/2005 CORTE APPELLO di REGGIO CALABRIA, del 11/06/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 13/12/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARIA VESSICHELLI;

udito il P.G. in persona del Dott. GALATI Giovanni che ha concluso per il rigetto del ricorso.

FATTO E DIRITTO

Propone ricorso per cassazione Ba…

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