Cassazione civile Sez. I sentenza n. 5261 del 17 marzo 2015

ECLI:IT:CASS:2015:5261CIV

Massima

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Il contratto della pubblica amministrazione richiede la forma scritta ad substantiam, accompagnata dalla unicità del testo documentale, salvo quando si tratti di contratti stipulati per corrispondenza con imprese commerciali, nei quali la volontà contrattuale può risultare anche da distinti atti scritti. La fattura commerciale, in quanto atto giuridico a contenuto partecipativo, non costituisce di per sé valido elemento di prova delle prestazioni eseguite, ma può al massimo costituire un mero indizio, quando il rapporto contrattuale sia contestato tra le parti. Le copie fotografiche o fotostatiche di documenti, in assenza di espressa contestazione della loro conformità all'originale, non possono essere liberamente valutate dal giudice, essendo soggette alla disciplina di cui agli artt. 214 e 215 c.p.c. La richiesta di ammissione di nuove prove documentali o testimoniali in appello è condizionata alla dimostrazione che le parti non abbiano potuto proporle prima per causa ad esse non imputabile o che siano comunque indispensabili per la decisione, non essendo ammissibile superare le preclusioni processuali previste dagli artt. 345 e 437 c.p.c. attraverso l'ordine di esibizione ex art. 210 c.p.c. o l'ammissione di nuovi mezzi di prova. Le domande subordinate di ingiustificato arricchimento, pagamento del valore delle opere realizzate e restituzione dell'indebita prestazione presuppongono l'esecuzione della prestazione oggetto del contratto, la cui mancata prova comporta il rigetto di tali domande.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SALVAGO Salvatore - Presidente

Dott. NAPPI Aniello - Consigliere

Dott. GIANCOLA ((omissis)) - Consigliere

Dott. CAMPANILE Pietro - Consigliere

Dott. LAMORGESE ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), (OMISSIS) e (OMISSIS), eredi di (OMISSIS), rappresentati e difesi dall'avv. (OMISSIS), domiciliati in Roma, Via A. ((omissis)) 35, presso l'avv. (OMISSIS);

- ricorrente -

contro

Comune di Aversa;

- intimato -

avverso la sentenza della Corte d'appello di Napoli depositata il 24 gennaio 2006;

Sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis))à;

Udite le conclusioni del P.M., Dott. CAPASSO Lucio, che ha…

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