Cassazione penale Sez. I sentenza n. 44538 del 15 novembre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:44538PEN

Massima

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Il reato di diffamazione si consuma nel momento in cui la condotta diffamatoria perviene a conoscenza del soggetto offeso, a prescindere dalla formulazione del capo di imputazione, e il termine di prescrizione decorre da tale data, senza che possano essere computati periodi di sospensione in violazione dei principi di cui all'art. 159 c.p., essendo la determinazione del dies a quo e del termine di prescrizione questioni di diritto non sindacabili in sede di ricorso straordinario per errore di fatto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. CASSANO Margherita - Consigliere

Dott. LOCATELLI Giuseppe - rel. Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 32266/2011 CORTE DI CASSAZIONE di ROMA, del 30/09/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIUSEPPE LOCATELLI;

sentite le conclusioni del PG Dott. Gialanella Antonio, che ha chiesto il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

Con sentenza del 30.9.2011 la Corte di cassazione, Quinta sezione penale, respingeva il ricorso proposto da (…

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