Cassazione penale Sez. I sentenza n. 11482 del 23 marzo 2012

ECLI:IT:CASS:2012:11482PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, quale esigenza cautelare ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, deve essere valutato non solo sulla base delle modalità e circostanze del fatto commesso, ma anche in relazione alla personalità dell'indagato, tenendo conto dei precedenti penali e dei suoi comportamenti concreti, attraverso una valutazione globale di entrambi i criteri. La sola considerazione delle modalità di commissione del reato, senza alcun riferimento a specifici e concreti elementi fattuali che dimostrino l'attuale sussistenza di un'organizzazione criminale di cui l'indagato possa avvalersi per commettere ulteriori reati della stessa indole, non è sufficiente a giustificare il pericolo di reiterazione del reato ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale. Il giudice è pertanto tenuto a motivare in modo particolarmente rigoroso ed esaustivo le ragioni per le quali ritiene sussistente tale pericolo, in contrasto con la valutazione operata dal giudice di primo grado che aveva escluso l'applicazione della misura cautelare. Tali principi si applicano anche nel caso in cui l'indagato sia incensurato e vi siano elementi che possano far ritenere cessata la sua partecipazione all'organizzazione criminale, come l'avvenuta presentazione di una richiesta di applicazione della pena concordata con il pubblico ministero.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. BONITO Francesco Maria - Consigliere

Dott. CAPOZZI Raffaele - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

2) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

3) (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 1763/2010 TRIB. LIBERTA' di MILANO, del 15/10/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. RAFFAELE CAPOZZI;

lette/sentite le conclusioni del PG Dott. Iacoviello Francesco Mauro che ha chiesto il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza del 15 ottobre 2010, il Tribunale del…

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