Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 2231 del 2008

ECLI:IT:TARLAZ:2008:2231SENT

Massima

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L'amministrazione è tenuta a concludere il procedimento amministrativo con un provvedimento espresso, positivo o negativo, entro il termine stabilito dalla legge o dai regolamenti, a pena di violazione dell'obbligo di provvedere di cui all'art. 2, comma 1, della legge n. 241/1990. Il silenzio serbato dall'amministrazione oltre il termine previsto equivale a un provvedimento di rigetto, che può essere impugnato dal privato interessato dinanzi al giudice amministrativo. In caso di ulteriore inerzia dell'amministrazione, il giudice può nominare un commissario ad acta per l'adozione del provvedimento finale, ai sensi dell'art. 21-bis, comma 2, della legge n. 1034/1971. Il principio di effettività della tutela giurisdizionale impone all'amministrazione di concludere il procedimento con un atto espresso, positivo o negativo, al fine di consentire al privato di esercitare pienamente il proprio diritto di difesa e di impugnare l'eventuale provvedimento sfavorevole. L'obbligo di provvedere entro il termine stabilito dalla legge o dai regolamenti è funzionale a garantire la certezza dei rapporti giuridici e la ragionevole durata del procedimento, evitando che il silenzio dell'amministrazione si traduca in un diniego implicito della domanda del privato. Il mancato rispetto di tale obbligo comporta la condanna dell'amministrazione al rimborso delle spese di giudizio sostenute dal ricorrente, in applicazione del principio della soccombenza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio

Sez. II ter
Alla presenza dei Signori:
Michele PERRELLI ((omissis)) VINCIGUERRA ((omissis)) CHINE' Componente est.
ha pronunciato la seguente
SENTENZA
sul ricorso n. 9914/2007, proposto da Re. St. 2006 S.r.l., in persona del legale rappresentante pro-tempore, rappresentata e difesa dall'avv. Gi. ((omissis))., elettivamente domiciliata in Ro., via In. (...) n. (...), presso lo studio del predetto difensore;
contro
il Comune di Ro., in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall'avv. Cr. Mo., elettivamente domiciliato in Ro., via De. Te. ((omissis)). n. (...), presso la sede dell'Avvocatura comunale;
avverso
il silenzio serbato dal Comune di Ro. (Municipio (...)) sulla domanda di protrazione oraria presentata dalla ricorrente in data 24.08.2006, prot. 65077, e di cui al successivo atto di diffida e messa in mor…

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