Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 759 del 2012

ECLI:IT:TARNA:2012:759SENT

Massima

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Il provvedimento di demolizione di opere edilizie abusive è un atto dovuto e vincolato per l'amministrazione comunale, che non richiede una specifica motivazione ulteriore rispetto all'accertamento dell'abusività delle opere realizzate in assenza o in totale difformità dal titolo abilitativo. L'interesse pubblico alla rimozione dell'abuso è in re ipsa, essendo l'ordine di demolizione la conseguenza necessaria dell'accertamento dell'illecito edilizio. Pertanto, l'ordinanza di demolizione è sufficientemente motivata con la mera constatazione dell'esecuzione di opere in assenza o in totale difformità dal titolo, senza che sia necessario indicare le ragioni di interesse pubblico sottese all'adozione del provvedimento repressivo. La mera presentazione di una domanda di condono edilizio non legittima la prosecuzione dei lavori abusivi, i quali devono essere rimossi fino all'eventuale accoglimento della richiesta di sanatoria. Inoltre, l'ordine di demolizione di opere abusive non necessita della preventiva acquisizione del parere della Soprintendenza competente, in quanto costituisce un atto dovuto in presenza dei presupposti di legge. Infine, la mancata comunicazione dell'avvio del procedimento e del termine di conclusione dello stesso non inficia la legittimità del provvedimento, trattandosi di irregolarità che non incidono sul contenuto dispositivo dell'atto, il quale non avrebbe potuto essere diverso.

Sentenza completa

N. 07108/2006
REG.RIC.

N. 00759/2012 REG.PROV.COLL.

N. 07108/2006 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 7108 del 2006, proposto da:
Rachele Ammirati, rappresentata e difesa, giusta procura a margine del ricorso introduttivo, dagli Avvocati Angelo Carbone e Caterina Miranda, con i quali elettivamente domicilia in Napoli, presso lo studio Abbamonte al viale Gramsci n. 16;

contro

Comune di Ottaviano, in persona del rappresentante legale p.t., n.c.;

per l'annullamento

a) dell’ordinanza n. 70 del 19 luglio 2006 (prot. 10577) con la quale il responsabile del VII Settore del Comune di Ottaviano ha ingiunto la sospensione dei lavori intrapresi e la demolizione delle opere abusive realizzate dalla …

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