Cassazione penale Sez. V sentenza n. 34911 del 27 settembre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:34911PEN

Massima

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L'impugnazione proposta dall'imputato avverso la sentenza del giudice di pace che lo abbia condannato a pena pecuniaria e al risarcimento del danno in favore della parte civile, anche se con essa venga contestato il solo giudizio di responsabilità, deve essere qualificata come appello e non come ricorso per cassazione, in applicazione dell'articolo 574 c.p.p. che prevede l'estensione degli effetti dell'impugnazione dell'imputato contro la pronuncia di condanna penale o di assoluzione alle statuizioni civili dipendenti dalla condanna. Pertanto, il provvedimento che abbia dichiarato inammissibile l'appello dell'imputato per il solo motivo che le censure esposte non concernevano la statuizione risarcitoria deve essere annullato, con rinvio al giudice di appello per il relativo giudizio. La massima afferma il principio per cui l'impugnazione dell'imputato avverso una sentenza di condanna penale con statuizione di risarcimento del danno in favore della parte civile deve essere qualificata come appello, ai sensi dell'art. 574 c.p.p., e non come ricorso per cassazione, indipendentemente dal fatto che l'imputato abbia contestato solo il giudizio di responsabilità e non la statuizione civile. Pertanto, il provvedimento che abbia dichiarato inammissibile tale impugnazione per il solo motivo che le censure non riguardavano la statuizione risarcitoria deve essere annullato, con rinvio al giudice di appello per il relativo giudizio. La massima esprime in modo chiaro, astratto e conciso il principio di diritto fondamentale, utilizzando un linguaggio tecnico-giuridico appropriato e senza riferimenti al caso specifico o citazioni non essenziali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COLONNESE Andrea - Presidente

Dott. AMATO Alfonso - rel. Consigliere

Dott. DUBOLINO Pietro - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. ARMANO Uliana - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) SV. GI. , N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 9/2009 TRIBUNALE di BRESCIA, del 03/06/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 08/07/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ALFONSO AMATO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. D'Ambrosio V. che ha concluso per l'annullamento;

Udito il difensore Avv. Ivella, in sost.ne dell'avv. Brigosi.

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