Il provvedimento di demolizione di opere edilizie realizzate in assenza di titolo abilitativo è espressione di un potere vincolato e doveroso dell'amministrazione, che non richiede alcuna specifica valutazione delle ragioni di interesse pubblico o la comparazione con gli interessi privati, non essendo ravvisabile alcun affidamento tutelabile alla conservazione di una situazione di fatto abusiva. Il verbale di sopralluogo della Polizia municipale, in quanto atto facente piena prova fino a querela di falso di quanto in esso descritto, costituisce elemento sufficiente per configurare gli interventi realizzati nell'ambito della categoria della "ristrutturazione edilizia", in quanto comportanti la creazione di un organismo edilizio integralmente diverso per caratteristiche tipologiche e planovolumetriche rispetto a quello precedentemente esistente, con la realizzazione di un nuovo volume edilizio autonomamente utilizzabile. In tali casi, l'ordine di demolizione è legittimo ai sensi dell'art. 134 della legge regionale Toscana n. 1 del 2005, non essendo necessaria alcuna specifica motivazione in ordine alla valutazione dell'interesse pubblico o alla comparazione con gli interessi privati, né una preventiva valutazione tecnica sulla possibilità di demolizione, trattandosi di un potere vincolato e doveroso dell'amministrazione.