Cassazione penale Sez. V sentenza n. 42019 del 2 novembre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:42019PEN

Massima

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Il principio di diritto enunciato nella sentenza è che la disciplina prevista dall'art. 297, comma 3, c.p.p. in tema di "contestazioni a catena" e di retrodatazione dei termini di durata della custodia cautelare relativi ad una misura disposta con ordinanza successiva, non opera quando per i fatti di cui alla prima ordinanza l'imputato sia stato condannato con sentenza passata in giudicato ancor prima dell'adozione della seconda misura. Ciò in quanto, in tale ipotesi, non è configurabile la situazione disciplinata dal citato art. 297 c.p.p., strettamente attinente al perdurare di uno stato di custodia cautelare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE Renato Lui - Presidente

Dott. FERRUA Giuliana - Consigliere

Dott. SANDRELLI Giangiacom - Consigliere

Dott. DE BERNARDINIS Silva - rel. Consigliere

Dott. BRUNO Paolo A. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) CO. GI. , N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 2059/2008 TRIB. LIBERTA' di PALERMO, depositata il 26/11/2008;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. SILVANA DE BERARDINIS;

sentite le conclusioni del PG Dott. GIOACCHINO IZZO, che ha chiesto il rigetto del ricorso.

Priola Salvatore - assente -.

RITENUTO IN FATTO

Con ordinanza in data 26-11-2008…

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