Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Catania sentenza n. 1467 del 2023

ECLI:IT:TARCT:2023:1467SENT

Massima

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Il diniego di concessione edilizia in sanatoria ex art. 36 del D.P.R. n. 380/2001 deve essere adeguatamente motivato e preceduto dalla comunicazione dei motivi ostativi all'accoglimento dell'istanza, ai sensi dell'art. 10-bis della L. n. 241/1990. Tuttavia, la presentazione di un nuovo progetto di rispristino dell'immobile da parte del richiedente, anche successivamente al provvedimento di diniego impugnato, comporta la cessazione della materia del contendere e l'estinzione del relativo giudizio, con condanna del ricorrente alle spese di causa qualora abbia insistito per la decisione nonostante la sopravvenuta carenza di interesse. La motivazione del provvedimento di diniego della concessione edilizia in sanatoria deve essere specifica e non generica, indicando puntualmente le ragioni ostative all'accoglimento dell'istanza. Inoltre, il provvedimento deve essere preceduto dalla comunicazione dei motivi ostativi, ai sensi dell'art. 10-bis della L. n. 241/1990, al fine di consentire al richiedente di presentare osservazioni e controdeduzioni. Il mancato rispetto di tali prescrizioni comporta l'illegittimità del provvedimento di diniego. Tuttavia, la presentazione di un nuovo progetto di rispristino dell'immobile da parte del richiedente, anche successivamente al provvedimento di diniego impugnato, determina la cessazione della materia del contendere e l'estinzione del relativo giudizio. In tal caso, le spese di causa devono essere poste a carico del ricorrente, il quale, con la presentazione del nuovo progetto, ha implicitamente riconosciuto l'infondatezza delle ragioni sostenute con il ricorso originario e, nonostante ciò, ha insistito per la decisione, dando ulteriore corso al giudizio. La massima giuridica sintetizza i principi di diritto affermati dalla sentenza, evidenziando gli obblighi di motivazione e di comunicazione dei motivi ostativi gravanti sull'amministrazione nel procedimento di concessione edilizia in sanatoria, nonché gli effetti della presentazione di un nuovo progetto da parte del richiedente sulla prosecuzione del giudizio e sulla condanna alle spese.

Sentenza completa

Pubblicato il 04/05/2023

N. 01467/2023 REG.PROV.COLL.

N. 00607/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

sezione staccata di Catania (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 607 del 2013, proposto da
-OMISSIS-, rappresentati e difesi dall'avvocato ((omissis)), domiciliato presso la Segreteria del Tar Catania;

contro

Comune -OMISSIS-, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso la Segreteria del T.A.R. Catania;

per l'annullamento

del provvedimento prot. -OMISSIS-, di diniego dell’istanza di rilascio di concessione edilizia in sanatoria
ex
art. 36 comma 1 del D.P.R n. 380/2001, presentata in data 23 maggio 2012, prot. -OMISSIS-, relativa…

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