Il favoreggiamento e lo sfruttamento della prostituzione di una minore, ai sensi dell'articolo 600-bis, comma 1, n. 2, del codice penale, si configura quando gli imputati, in concorso tra loro, abbiano consapevolmente agevolato, organizzato e tratto profitto dall'attività di meretricio esercitata dalla persona offesa, nonostante la sua minore età, la quale emerga da elementi probatori univoci, quali intercettazioni telefoniche, appostamenti della polizia giudiziaria e dichiarazioni della stessa persona offesa, anche se parzialmente ritrattate in dibattimento, purché ritenute inattendibili. Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza delle circostanze attenuanti generiche, esprime un giudizio di fatto insindacabile in sede di legittimità, salvo che la motivazione risulti contraddittoria o ometta di considerare elementi favorevoli espressamente dedotti dalla difesa. La Corte di Cassazione, nel sindacato di legittimità, non può sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito, limitandosi a verificare la logicità e la congruità della motivazione, senza poter riesaminare il merito della decisione.