Cassazione penale Sez. V sentenza n. 20210 del 24 maggio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:20210PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico servizio che, pur essendo abilitato all'accesso a un sistema informatico o telematico protetto, vi acceda o vi si mantenga per ragioni ontologicamente estranee rispetto a quelle per le quali la facoltà di accesso gli è attribuita, integra il delitto di accesso abusivo a sistema informatico di cui all'art. 615-ter, comma 2, n. 1, c.p. Tale condotta configura un abuso e uno sviamento dei poteri conferiti, in violazione dei doveri di fedeltà e imparzialità che devono indirizzare l'azione del pubblico ufficiale nell'assolvimento dei compiti di natura pubblicistica a lui demandati. Il conflitto di interessi che caratterizza l'attività di accesso abusivo impone al pubblico ufficiale di astenersi dall'adottare qualsivoglia iniziativa investigativa, rimettendosi agli organi deputati. La graduazione della pena, anche in relazione agli aumenti ed alle diminuzioni previsti per le circostanze aggravanti ed attenuanti, rientra nella discrezionalità del giudice di merito, la cui determinazione non è censurabile in sede di legittimità se non in caso di mero arbitrio o di ragionamento illogico e se risulta comunque motivata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. PEZZULLO Rosa - rel. Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. BELMONTE Maria T. - Consigliere

Dott. MOROSINI Elisabetta - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 23/09/2020 della CORTE APPELLO di CALTANISSETTA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ROSA PEZZULLO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. LIGNOLA FERDINANDO, che ha concluso chiedendo per il rigetto;
udito il difensore l'avv. (OMISSIS) insiste nell'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte di Appello di Calta…

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