Cassazione penale Sez. I sentenza n. 20962 del 27 maggio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:20962PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La partecipazione all'associazione mafiosa può essere desunta anche dalla condotta tenuta dal soggetto dopo la scarcerazione, qualora emerga il suo coinvolgimento attivo e qualificato nelle attività illecite del sodalizio criminale, in particolare nella gestione delle estorsioni, nonché dai suoi contatti e confronti con gli esponenti di altre cosche, dai quali risulta ancora considerato un interlocutore valido. Tali elementi, unitamente alle dichiarazioni di collaboratori di giustizia e alle risultanze delle intercettazioni, possono integrare i gravi indizi di colpevolezza per il reato di associazione mafiosa, anche in assenza di una pregressa condanna per tale reato, purché il percorso valutativo seguito dai giudici di merito sia logico e coerente con i dati fattuali acquisiti. Inoltre, ai fini dell'aggravante di cui all'art. 416-bis.1 c.p. per il reato di estorsione, è sufficiente che l'iniziativa estorsiva sia stata posta in essere esercitando la forza di intimidazione della cosca mafiosa di appartenenza del soggetto, senza che sia necessario dimostrare il fine specifico di agevolare l'attività dell'associazione. Le dichiarazioni di chiamata in reità di collaboratori di giustizia, pur non richiedendosi la loro sovrapponibilità, possono essere ritenute idonee a riscontrare reciprocamente la condotta attribuita all'imputato, purché le loro indicazioni, pur riferendo circostanze diverse, si prestino comunque a confermare il fatto e la sua attribuibilità all'incolpato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CASA Filippo - Presidente

Dott. BONI Monica - Consigliere

Dott. BINENTI Roberto - rel. Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 13/08/2020 del TRIBUNALE DI REGGIO CALABRIA;
udita la relazione svolta dal ((omissis));
udite le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale ((omissis)), che chiesto il rigetto del ricorso.
udito i difensori del ricorrente, Avv. (OMISSIS) e Avv. (OMISSIS), che hanno concluso chiedendo l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Tribunale di Reggio Calabria, con il provvedimento indicato i…

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