Consiglio di Stato sentenza n. 4893 del 2023

ECLI:IT:CDS:2023:4893SENT

Massima

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Il Consiglio di Stato, nell'esaminare la legittimità di una variante urbanistica che ha trasformato un'area originariamente destinata a verde in zona residenziale di completamento, afferma il principio per cui la scelta di mutare la destinazione d'uso di un'area pubblica deve essere adeguatamente motivata dall'amministrazione, tenendo conto delle esigenze pubbliche sottese alla precedente destinazione e valutando attentamente il bilanciamento tra l'interesse pubblico e quello privato. In particolare, la sentenza sottolinea che il passaggio da "zona per opere e impianti pubblici" a "zona residenziale di completamento" deve essere sorretta da una motivazione particolarmente rafforzata, che giustifichi il venir meno delle esigenze pubbliche che avevano originariamente consentito il mutamento della destinazione da verde privato a zona pubblica. Inoltre, la presenza di prescrizioni limitative della edificabilità, come l'obbligo di destinare una quota di superficie a verde profondo con divieto di costruzioni interrate, evidenzia una contraddittorietà nella scelta di trasformare l'area in zona residenziale, non adeguatamente motivata dall'amministrazione. Pertanto, il Consiglio di Stato afferma il principio per cui la modifica della destinazione urbanistica di un'area pubblica deve essere sorretta da una motivazione particolarmente approfondita e convincente, che dia conto del bilanciamento tra l'interesse pubblico e quello privato, evitando profili di illogicità e contraddittorietà.

Sentenza completa

Pubblicato il 17/05/2023

N. 04893/2023REG.PROV.COLL.

N. 07692/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 7692 del 2018, proposto da
Picchetto Parking S.r.l., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato Igor Janes, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
Andrea De Filippo, rappresentato e difeso dagli avvocati Massimo Colarizi, Manfred Natzler, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio Massimo Colarizi in Roma, via Giovanni Antonelli, n. 49;

contro

Albert Raich, Karl Wallnöfer, Silvio Pantano, Comune di Bolzano, Provincia Autonoma di Bolzano, non costituiti in giudizio;
Paola Grecchi…

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