Il termine per la presentazione della domanda di rinnovo annuale dell'autorizzazione all'esercizio di attività portuali, previsto dall'art. 5, comma 2, del D.M. n. 585/1995, non è da considerarsi perentorio, in quanto la normativa non contempla alcuna conseguenza per la sua inosservanza. Pertanto, l'eventuale tardiva presentazione della domanda di rinnovo non costituisce, di per sé sola, un valido motivo per il diniego dell'autorizzazione da parte dell'Autorità Portuale. L'Amministrazione, in tali casi, è tenuta a valutare la domanda di rinnovo nel merito, senza poter rigettarla automaticamente per il solo fatto della presentazione oltre il termine previsto, dovendo comunque garantire il rispetto del giusto procedimento e dei principi di buon andamento e di tutela dell'affidamento del privato. Il mancato rispetto del termine per la presentazione della domanda di rinnovo, pur integrando una irregolarità, non comporta la decadenza automatica dell'autorizzazione, essendo necessaria una valutazione complessiva della posizione del richiedente e delle ragioni del ritardo, al fine di verificare la sussistenza dei presupposti per il rinnovo dell'autorizzazione stessa.