Cassazione penale Sez. I sentenza n. 24721 del 8 giugno 2023

ECLI:IT:CASS:2023:24721PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il pericolo di reiterazione del reato, ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, deve essere valutato in concreto sulla base di elementi oggettivi e non meramente congetturali, tenendo conto della gravità dei fatti commessi, della personalità dell'indagato, dei precedenti penali e dei carichi pendenti, nonché della capacità di delinquere e dell'assenza di resipiscenza dimostrate. Tali elementi, se adeguatamente motivati, possono fondare il giudizio di attualità e concretezza del pericolo di reiterazione, anche in presenza di un contesto storico-sociale eccezionale, come quello determinato dall'emergenza pandemica, che abbia contribuito a slatentizzare gli impulsi criminosi dell'indagato. Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza di tali presupposti, deve esaminare tutti gli elementi a sua disposizione, fornendo una risposta esauriente alle deduzioni delle parti e applicando correttamente le regole della logica, senza che il giudice di legittimità possa sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito, se non in presenza di vizi logici o motivazionali manifesti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CENTOFANTI Francesco - Presidente

Dott. MASI Paola - Consigliere

Dott. CURAMI M.Serena - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

Dott. LANNA A.Valerio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 20/10/2022 del TRIB. LIBERTA' di BARI;
udita ia relazione svoita dai Consigliere ANGELO VALERIO LANNA;
lette le conclusioni del Sostituto Procuratore generale OLGA MIGNOLO, che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza indicata in epigrafe, il Tribunale di Bari ha accolto l'appello proposto ai sensi dell'articolo 310 c.p.p. dal Pubblico ministero, avverso l'ordinanza emessa i…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.