Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 20017 del 20 maggio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:20017PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che rivela notizie riservate o coperte da segreto d'ufficio, anche in materia di criminalità organizzata, commette il reato di rivelazione di segreti d'ufficio, punibile con la reclusione. La gravità della condotta, la reiterazione dei fatti illeciti e la personalità negativa del reo, desumibile dalla disinvoltura con cui ha agito, sono elementi che il giudice deve valutare per determinare la pena nel massimo edittale, nel rispetto dei criteri di cui agli artt. 132 e 133 c.p. Il termine di prescrizione del reato può essere sospeso per i periodi di impedimento del difensore e per quelli di sospensione processuale dovuti all'emergenza pandemica, secondo quanto stabilito dalla legge e dalla giurisprudenza costituzionale, ai fini del computo del termine massimo di prescrizione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Presidente

Dott. RICCIARELLI Massimo - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - rel. Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

Dott. VIGNA ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 23/11/2021 della Corte di appello di Napoli;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal componente ((omissis));
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. PICARDI Antonietta, che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso;
In procedimento svolto ai sensi del Decreto Legge 28 ottobre 2020, n. 137, artic…

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