Cassazione penale Sez. I sentenza n. 7167 del 19 febbraio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:7167PEN

Massima

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Il diniego di misure alternative alla detenzione è legittimo quando il condannato presenta un elevato rischio di recidiva, desumibile da precedenti penali per gravi reati, segnalazioni di evasione dagli arresti domiciliari e mancata revisione critica del proprio comportamento deviante, in assenza di elementi che consentano una prognosi favorevole circa l'esclusione del pericolo di reiterazione del reato. Il giudice di sorveglianza, nel valutare l'applicabilità di misure alternative alla detenzione, deve tenere conto della pericolosità sociale del condannato, desumibile dai suoi precedenti penali, dal comportamento tenuto durante l'esecuzione della pena e dalla mancata dimostrazione di un percorso di revisione critica della propria condotta criminale. In presenza di tali elementi, che denotano un elevato rischio di recidiva, il diniego di misure alternative risulta pienamente giustificato e sorretto da adeguata motivazione, in quanto finalizzato a tutelare la collettività dal pericolo di nuovi reati. La valutazione del giudice di sorveglianza circa l'applicabilità di misure alternative alla detenzione deve essere effettuata con particolare rigore quando il condannato presenta una spiccata tendenza alla commissione di gravi reati, come nel caso di precedenti per rapina e spaccio di sostanze stupefacenti, nonché segnalazioni di evasione dagli arresti domiciliari. In tali ipotesi, l'assenza di una seria revisione critica del proprio comportamento deviante da parte del condannato costituisce un ulteriore elemento che legittima il diniego di misure alternative, in quanto indice di mancata rieducazione e di persistente pericolosità sociale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FAZZIOLI Edoardo - Presidente

Dott. GIORDANO Umberto - Consigliere

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. CAPOZZI Raffaele - Consigliere

Dott. PIRACCINI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) SP. AN. N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 04/07/2008 TRIB. SORVEGLIANZA di PALERMO;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIORDANO UMBERTO;

lette le conclusioni del P.G. Dr. BUA che ha chiesto il rigetto del ricorso.

OSSERVA

Con ordinanza in data 22/7/08, emessa ai sensi dell'articolo 656 c.p.p., comma 10, il Tribunale di sorveglianza di Palermo ha ritenuto di non potere applicare alcuna misura alterna…

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